Proprio cosi alcuni studi condotti da dei ricercatori di un università del Texas affermano che lì, quell’ iceberg non ci sarebbe dovuto essere, ragion per cui, quando il capitano Edward John Smith se lo ritrovò davanti non poté far molto, a causare tutto questo la Luna, protagonista di un insolito evento astronomico.
Secondo gli astronomi tutto sarebbe cominciato nella notte del 4 gennaio 1912, in occasione di una superluna: quando contemporaneamente si realizzarono le condizioni di luna piena e in perigeo.
Questo fenomeno, aggiunto all’allineamento della Luna col Sole e al fatto che la Terra avesse appena superato il punto di massima vicinanza dalla nostra stella, avrebbe determinato lo svilupparsi di un’insolita alta marea.
E sarebbe stato proprio questa marea a portare i blocchi di ghiaccio sulla rotta del Titanic prima e delle scialuppe di salvataggio poi, nella primavera del 1912 che, come spiegano gli scienziati, avvistarono numerosi iceberg i giorni seguenti il disastro. Ma quei blocchi di ghiaccio, stando a quanto riportano i ricercatori non arrivavano direttamente dalla Groenlandia, perché per percorrere la tratta di mare fino a incontrare il punto in cui inabissò la nave avrebbero dovuto viaggiare troppo velocemente e controcorrente (ammettendo che si staccarono, in abbondanza, proprio quella notte di gennaio).
Malgrado gli avvertimenti ricevuti il capitano della nave Smith non riuscì a evitare l’impatto. Ma secondo questa ipotesi non sarebbe riuscito ad evitarli riducendo la velocità di quella enorme nave!
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