Il nome ebraico Daniy'el è composto da dan, 'ha giudicato' e da 'el', forma abbreviata dell'espressione Elohim, “Dio”, traducibile in 'il Dio ha così giudicato'. in greco divenne Danièl e in latino Daniel. Si narra che il profeta Daniele visse nel VI-VII secolo a.C. Giunto in Babilonia, ottenne cariche amministrative importanti e conquistò la stima e la fiducia del re Nabuccodonosor. Ciò gli procurò le antipatie e le ire di numerosi babilonesi e lo gettarono tra i leoni, ma ne uscì miracolosamente indenne e la sua vicenda ispirò numerosi artisti. Michelangelo lo riprodusse negli affreschi della Cappella Sistina, Bernini lo scolpì in un'opera bronzea custodita ci Roma nella chiesa di Santa Maria del Popolo.
Riconosciuto santo dalla Chiesa cattolica, viene festeggiato il 10 ottobre. Particolare popolarità del nome è dovuta alla cittadina friulana di San Daniele del Friuli, patria del famoso prosciutto.
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