giovedì 31 maggio 2012

Chi beve caffè vive più a lungo


Chi beve caffè vive più a lungo. O almeno così suggerisce l’ennesimo studio sul legame tra caffeina e salute, pubblicato di recente sul The New England Journal of Medicine. I ricercatori dei National Institutes of Health hanno analizzato i dati sul consumo di caffè di 400 mila uomini e donne di età compresa tra i 50 ed i 71 anni.
Difficile determinare se il caffè fa bene o fa male per due buone ragioni: la prima è che chi beve molto caffè spesso è anche un fumatore e dunque non è facile capire a cosa sono imputabili eventuali malattie; la seconda è che il caffè alza la pressione sanguigna per effetto della caffeina, ma nello stesso tempo grazie agli antiossidanti possiede numerosi benefici anche per la salute cardiovascolare.
Del campione di anziani analizzato, seguito dai ricercatori per diversi anni, 52 mila persone sono morte entro il 2008. Molti consumatori di caffè consumavano anche carne rossa, fumavamo e conducevano una vita sedentaria.

Eliminati tutti questi fattori di rischio, però, è emerso che chi beveva più caffè era meno a rischio di ammalarsi di diabete, malattie cardiache, malattie respiratorie, ictus, infezioni ed anche di incorrere in infortuni ed incidenti (la caffeina come ben sappiamo migliora immediatamente la nostra lucidità ed i tempi di reazione).
Il rischio di mortalità dimuiva del 10 per cento per gli uomini e del 15 per cento per le donne che bevevano da due tazze a sei tazze di caffè al giorno, anche decaffeinato. L’autore dello studio, Neal D. Freedman, ricercatore al National Cancer Institute, avverte però che questi risultati si basano su pure osservazioni, dunque non è il caso di mettersi a bere caffè a go go. Tuttavia, afferma, i consumatori di caffè possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: non sarà il caffè ad ucciderli.


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