giovedì 31 maggio 2012

Fumo: uccide 80 mila italiani l'anno, a Milano porte aperte ai centri Lilt


Milano,   (Adnkronos Salute) - "Non mandiamo in fumo la salute". E' il messaggio della Lilt di Milano in vista della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità e dedicata quest'anno ai tentativi della lobby dei produttori di indebolire la guerra al tabagismo. Un'epidemia che ogni anno uccide quasi 6 milioni di persone nel pianeta (di cui oltre 600 mila muoiono per fumo passivo), di cui oltre 80 mila in Italia. Per contribuire ad abbattere questi numeri, giovedì la sezione milanese della Lega italiana per la lotta contro i tumori offrirà ai fumatori la possibilità di effettuare gratuitamente un breve colloquio motivazionale di disassuefazione, presso i suoi Centri antifumo di viale Caterina da Forlì a Milano, e di via San Gottardo a Monza. Per informazioni telefonare allo 02-49521.
"Per 365 giorni all'anno, da 32 anni - sottolinea l'Onlus - la sezione milanese della Lilt è impegnata in un programma di lotta al tabagismo, per aiutare e sostenere tutti quelli che voglio smettere di fumare, per sensibilizzare la popolazione al problema del fumo e, attività importantissima, per educare i più giovani affinché a fumare non comincino nemmeno. La Lilt - ricorda l'associazione - conduce infatti nelle scuole primarie una campagna che coinvolge ogni anno circa 21 mila ragazzi delle quinte. Con il supporto di un'équipe di educatori e psicologi specializzati, attraverso specifici programmi, i preadolescenti trovano la strada per fare, consapevolmente, una scelta a favore della salute e contro il tabacco. E sentirsi forti dell'orgoglio di essere parte di una nuova generazione di non fumatori. A loro volta, i piccoli paladini antifumo possono svolgere un'opera di sensibilizzazione ed educazione nei confronti degli adulti a loro vicini, per convincerli a lasciar perdere le sigarette".
Ma l'impegno del terzo settore non basta, avverte la Lilt. "E' fondamentale non abbassare mai la guardia" ed "è necessaria la sinergia di più parti, istituzioni, enti e associazioni, per contrastare il dannoso vizio del fumo".

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