mercoledì 16 maggio 2012

ARIETE ... I pianeti che ti governano





Marte
Il tuo pianeta è Marte alias Ares, il Dio della guerra. Ora, dico io, con un governatore del genere potevi tu essere un tipo riflessivo, pacato, diplomatico? No, vero? Infatti, tu sei proprio un figlio di Marte: impulsivo, irrazionale, ma anche diffidente, aggressivo, coraggioso, insomma, un po’ matto. Marte combatte per sopravvivere, per stabilire la propria supremazia fisica sull’avversario, se ne frega di chi ha ragione o torto, l’altro è il nemico e, come tale, deve essere abbattuto. Ecco spiegata, almeno in parte, la tua natura bellicosa, le tue reazioni istintive, il tuo «parlare senza riflettere». Come saprai il motto del tuo segno è: «Io sono il primo», ma, io aggiungerei che sei un primo che non vuole secondi né terzi arrivati fra i piedi, per cui cambierei il motto con l’affermazione più realistica che è: «Io sono l’unico e farò di tutto per rimanere tale».

Plutone
Plutone ha il domicilio base nel tuo segno. Scoperto nel 1930, questo pianeta, dopo parecchi studi (da parte degli addetti ai lavori) ha finalmente cominciato a dare di sé, simbologie ben precise. Plutone è il centro vitale, la pulsione primaria, il bisogno atavico dell’affermazione del «Sé». E’ il nucleo dell’ «Io», prima che la famiglia, la società, la scuola, il dovere, le leggi, lo rivestissero, strato dopo strato, di condizionamenti.

Sole
Il Sole (l’Io) è esaltato in Ariete, di conseguenza il luminare dà nel tuo segno il massimo della propria potenzialità. Non è il caldo e luminoso sole dell’estate, in questa posizione è particolarmente violento, troppo caldo, troppo acceso, troppo tutto. Nella simbologia solare questa esaltazione è quella dell’ «Io» che vuole affermare se stesso ad ogni costo. E’ l’espressione pura della lotta per la sopravvivenza, costi quel che costi. E’ un «Io» che non ammette rivali, che si fa largo nella vita con furia, bruciando tutto ciò che gli si pone di fronte. Non è più un Sole, ma una palla di fuoco senza una traiettoria ben definita, tronfio della propria immensa potenzialità.

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