martedì 1 maggio 2012

Zodiaco e le professioni consigliate: LEONE


LEONE

Il Leone si realizza nel lavoro o meglio nell'affermazione con il lavoro. Inutile dire che non può nemmeno concepire un lavoro subordinato, lui che è nato capo. Ma attenzione: qui non si tratta di assumere una posizione di comando per il gusto di sottomettere gli altri, bensì di svolgere una funzione per lui così naturale da esplicarsi in modo non aggressivo ma paternalistico. La funzione del comando si può manifestare in ogni attività umana e il Leone ci saprà fare comunque. Una lista lunghissima di re, imperatori, condottieri è segnata dal Leone. Ma queste non sono professioni alla portata di tutti. Pensando a situazioni più vicine al nostro mondo, riconosciamo nel Leone il capitano d'industria, l'uomo d'affari, il politico d'alto livello, colui che svolge un ruolo di prestigio o che si occupa d'oggetti pregevoli e raffinati. Ma se rivolgiamo la nostra attenzione alla simbologia della quinta casa possiamo individuare le attitudini specifiche ad essa legate. Rappresenta la casa dell'educazione intensa come ammaestramento ossia come somministrazione delle prime nozioni rudimentali, quelle che si rivolgono agli animali; è la casa del cuore nella sua accezione anatomica; è la casa del volo e perciò dell'aereo. Andando per ordine, riconosciamo tra i Leone gli ammaestratori di animali e, più in generale, la gente di circo, di avanspettacolo, compreso il comico, la ballerina e l'entraineuse. Altro simbolo é il cuore, al quale vediamo legati tutti quelli che si occupano di cardiologia, dai medici ai chirurghi, ai fabbricanti di protesi, di "pacemaker", di elettrocardiografi. Per finire, il volo in tutte le sue accezioni: addetti, piloti, hostess, controllori di volo e assimilati. Tutti i valori subordinati che non lascino intravedere, in prospettiva, una possibilità di carriera. Facciano attenzione i Leone a non farsi accecare dalla presunzione che li induce a respingere ogni dubbio sul loro operato, le loro decisioni, le opinioni e i giudizi, rischiando di allontanarli dalla comprensione dei problemi e delle situazioni nella loro realtà oggettiva. Ricordino che la generosità è la virtù dei forti e che gli altri, i deboli, gradiscono più d'ogni altra.

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